• SABATO 30 SETTEMBRE 2023
Interviste

“C’è troppa musica melodica ma senza groove”: Simon Doty e il suo ‘Universal Language’

Simon Doty ha pubblicato il suo primo album. Abbiamo potuto rivolgergli qualche domanda per approfondire alcune curiosità sul disco

Il producer canadese Simon Doty ha pubblicato il primo album della sua carriera. Dopo un lungo periodo in cui è riuscito a portare il proprio show in giro per il mondo, godendo del supporto di figure di spessore quali Pete Tong, ha voluto produrre un album che è uscito qualche settimana fa su Anjunadeep, la sub label di Anjunabeats lanciata dagli Above & Beyond.

Un personaggio che ha saputo ritagliarsi un proprio spazio e una certa attenzione sia da parte degli appassionati che da chi lavora nel settore, e naturalmente anche la nostra. Motivo per cui abbiamo volunto scoprire qualcosa di più delle classiche info da comunicato, raggiungendolo quindi per un’intervista in cui ci ha raccontato il suo disco e tanto altro.

 

‘Universal Language’ è il tuo album di debutto. Cosa ti ha portato all’ispirazione per un lavoro completo in un mercato in cui singoli e successi veloci sembrano dominare?
Questa è un’ottima domanda! Penso di volermi distinguere e andare un po’ controcorrente. Sono cresciuto ascoltando album fatti dai dj, perciò ho voluto tornare alle origini con qualcosa di nuovo e stimolante per me. 

‘Universal Language’ esce su un’etichetta molto importante come Anjunadeep. Immagino sia una grande soddisfazione.
Penso che sia un grande onore pubblicare un album su un’etichetta come Anjunadeep. Sono stato davvero fortunato e loro sono stati di grande supporto sul concept dell’album e abbiano investito su di me come artista. Finora lavorare con Anjunadeep è stato reciprocamente vantaggioso e speriamo che continui!

Qual è l’Universal Language per te?
La musica è un linguaggio universale e collega persone provenienti da tutto il mondo che non hanno altra associazione che l’amore e la passione per la stessa musica. Ho incontrato davvero tante persone e amici fantastici grazie alla musica, e non li avrei mai conosciuti altrimenti.

Come è nata la canzone con Roland Clark? Com’è stato collaborare con una leggenda del genere? 
Dan di Anjunadeep ha contribuito a creare la collaborazione che si è concretizzata molto rapidamente. È stato un grande onore avere un personaggio come Roland Clark nell’album e la sua voce era davvero incredibile. 

Tu hai detto “Questo album è prodotto in parte per mostrare alla gente che la musica da club può ancora essere emotiva e melodica”. È questo l’obiettivo che vuoi raggiungere con la tua musica?
Penso che in questo momento abbiamo un sacco di musica che è super melodica ed emotiva, ma non ha alcun groove. E c’è un sacco di musica tech house che è molto da club, ma alla quale manca qualsiasi melodia o emozione. Credo che uno degli obiettivi di questo album sia dimostrare che è possibile avere entrambi!

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