La notizia è questa: presto Londra potrebbe avere un mayor, un sindaco, esclusivamente per regolamentare la vita notturna della città. Una proposta mossa ieri dal Mayor’s Music Venues Taskforce, il consiglio che si occupa degli eventi musicali della capitale inglese. La figura potrebbe chiamarsi Night Time Economy Champion. Non si parla di misure restrittive o di proibizioni, ma di una figura dedicata appositamente a gestire la nightlife di una città. Una news che ha dell’incredibile? Mica tanto. Londra è una delle capitali mondiali del clubbing, e nel Regno Unito il giro d’affari intorno ai concerti, ai club e agli eventi live è di 66 miliardi di sterline (quasi 100 miliardi di euro).

In una megalopoli da quasi 9 milioni di abitanti, con uno scenario notturno tra i più vivaci e varigati del pianeta, un sindaco dedicato soltanto “alla notte” appare come una scelta lungimirante, sensata, soprattutto perchè le dinamiche che muovono il nostro settore interessano moltissime sfaccettature: dalla gestione logistica del traffico, al polo culturale che crea, fino alla questione delle droghe, che – inutile negarlo – esiste e va gestita. In due modi: con la repressione e la gogna da hype mediatico che non risolve nulla (vi ricorda qualcosa? Devo dire telegiornali estate 2015 ? Devo dire Cocoricò?), o con una consapevole presa di coscienza di una situazione che si può controllare e gestire. Ad Amsterdam (dove peraltro esiste già una figura simile), durante i giorni dell’ADE, sono state prese misure eccezionali (si è deciso di alzare straordinariamente a 5 il numero di pillole considerate per uso personale). Stiamo a vedere come si evolverà la vicenda, sperando che questo vento possa soffiare anche dalle nostre parti. Perlomeno, per una questione di rispetto verso un settore che anche da noi, mi preme sempre ricordarlo, fa girare cultura, arte, divertimento, lavoro (soprattutto giovanile) ed economia.
20.10.2015