• MARTEDì 06 GIUGNO 2023
Interviste

Sita Abellán: musica e moda sono due facce della stessa medaglia

Poliedrica, versatile, eclettica: l’artista spagnola si racconta in esclusiva a DJ Mag Italia

Foto di Mudi Sama

Dj, designer, modella: la spagnola Sita Abellán è un esempio di eclettismo ad alti livelli, capace di suonare nei migliori club e nei migliori festival, così come la sua linea di gioielli Lilith è diventata in poco tempo un must per tantissime celebrities e influencer. Dj dall’età di quindici anni, in copertina in tantissime riviste patinate in tutto il mondo, in questa intervista Sita Abellán si racconta in esclusiva a DJ Mag Italia, raccontando il suo punto di vista su musica e moda, il suo amore (non a prima vista) per Milano, le sue amicizie illustri e tanto altro ancora.

Come sei arrivata alla musica elettronica?
Sono cresciuta a Murcia, nel sud della Spagna, ed ero una teenager diversa da tutto e da tutti. Ho amato da subito Marylin Manson, ho avuto la mia fase punk grazie ai Black Flag. A quindici anni, ho scoperto la musica elettronica: prima la house, ma poi ho subito sentito l’attrazione per sonorità più dark: Soft Moon, Miss Kittin & The Hacker, Dj Hell, per poi arrivare alla techno, capace quest’ultima di parlare alla mia anima come nessun altro genere. Mi regala emozioni uniche, mi fa stare bene sia con me stessa sia con tutti quanti.

Che cosa ricordi del tuo esordio in console?
Ho esordito in un piccolo bar di Murcia, Ocio, l’unico che proponeva musica alternativa per menti non allineate. Ero ovviamente molto nervosa, ma avendo suonato tutto il tempo con un velo che mi copriva il volto nessuno ne è accorto!

Come definiresti la musica che suoni?
Rave, dark, psichedelica, ninenties.

 

Come ha trascorso i vari lockdown? E che insegnamenti pensi di averne tratto?
Mi divido tra Barcellona e Londra. Sono stata in casa allenandomi, meditando, cercare di trovare un equilbrio interiore che mi porti a dare valore a quello che conta davvero: la felicità non si trova nelle cose materiali. Ho lavorato tanto su me stessa, speranzosa di essere diventata una persona migliore.

Hai trascorso tanto tempo in Italia.
Sono stati anni magici! Sono arrivata a Milano grazie all’Erasmus, ricordo con tanto piacere quando suonavo al Plastic e tutto quello che ho scoperto perché era la prima volta che vivevo in una metropoli. Ero giovane e sognatrice, e pensare che all’inizio non ero una grande fan di Milano. Con il tempo ho capito che è una città dove amerei tornare a vivere.

Quali le affinità tra moda e musica?
La moda è sempre legata a decisioni last minute, la musica forse può essere un poco più programmata. Personalmente le ritengo due facce della stessa medaglia: entrambe consentono di esprimermi al meglio e mi sanno ispirare in egual misura.


Giorgio Armani, J Balvin e Lewis Hamilton. Tre personaggi/icone – diverse tra loro – con le quali hai lavorato molto spesso. Che cosa li rende così speciali?
Sono persone che eccellono in tutto quello che fanno. J Balvin è diventato uno dei miei migliori amici, capace con la propria musica di realizzare qualcosa di davvero memorabile. Del resto non si diventa il primo artista latino headliner a Lollapalooza se non si è autentici fuoriclasse. Giorgio Armani l’ho incontrato per i video ‘Building Dialogues’: mi hanno colpito tantissimo la passione e il coinvolgimento in tutto quello che fa, così come è pazzesco come sia sempre così presente in tutto quello che fa il suo brand. Lewis Hamilton ha un animo davvero gentile, qualità che apprezzo tantissimo, così come è da ammirare per tutto il suo impegno nelle campagne #blacklivesmatter e per lo sviluppo sostenibile. Anche il suo essere vegano è una scelta importante. Sono davvero fortunata ad aver conosciuto tre persone di questo spessore.

Che estate attende Sita Abellán?
Sto lavorando ad alcune produzioni musicali, che penso usciranno entro la fine dell’anno. Mi sto dedicando anche al mio brand di gioielli Lilith e alla mia linea di abbigliamento. E spero come tutti di tornare a fare la dj, se tutto ripartirà e ci si potrà ritrovare tutti insieme in piena sicurezza.

 

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Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.

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