Si tratta di una notizia recente, ribattuta da qualche agenzia e riportata fedelmente dal sito del SILS, che è il Sindacato Italiano dei Lavoratori dello Spettacolo, ma non per questo non va presa con le pinze visto che il sito SIAE per ora non riporta nulla. Tuttavia, la notizia, la cui ufficialità è stata affidata per ora a una circolare della SIAE stessa e inviata a tutti gli uffici mandatari del territorio, trapela da giorni ed è finita sul tavolo degli addetti ai lavori, ovviamente dj inclusi.
Dall’8 luglio scorso gli artisti che si esibiranno in “contesti privati” sarebbero (e qui il condizionale è d’obbligo vista la sua ufficiosità e quasi ufficialità) esentati dalla compilazione del famoso borderò, programma musicale nel quale vengono inseriti i brani eseguiti al fine di una corretta ripartizione dei diritti. Per “contesti privati” si intende tutte quelle manifestazioni che si svolgono in locali pubblici a esclusivo beneficio di invitati nei quali rientrano compleanni, feste di laurea, anniversari, battesimi e matrimoni, che per molti dj, musicisti e performer rappresentano una importante nicchia di mercato.

Il SILS precisa dal suo sito che, ovviamente, l’eliminazione del programma musicale non libera chi organizza un evento privato a richiedere alla Società Italiana Autori ed Editori il rilascio del regolare premesso (che comprende il pagamento di un corrispettivo in funzione della tipologia di evento stesso e al numero di partecipanti consultabile all’indirizzo https://www.siae.it/it/utilizzatori/feste-private/).
Questa della compilazione del programma musicale è un’operazione che chiunque abbia svolto una prestazione artistica, sia in modo professionale che dilettantistico, ha “sempre identificato come qualcosa di terribilmente noioso e anacronistico ma per anni è stato l’unico strumento attraverso il quale poter identificare, al netto della buona fede del dichiarante, quali opere venissero effettivamente riprodotte per poter liquidare i diritti d’autore a chi quella musica l’aveva composta”, dicono dal SILS.
Un primo e propedeutico passo avanti verso un processo di digitalizzazione SIAE lo ha fatto con l’eliminazione progressiva (ormai definitiva) del cartaceo a favore del borderò compilabile online. “Chi lavora ed opera con la musica continua ad auspicare che un giorno anche questa operazione, ancora eccessivamente macchinosa e perfettibile e grazie a tecnologie ormai consolidate, lasci il posto ad un definitivo ed inequivocabile riconoscimento digitale che liberi il direttore dell’esecuzione da questo obbligo favorendo una altrettanto definitiva ed inequivocabile ripartizione realmente analitica dei diritti d’autore”, concludono dal SILS. In ogni caso, ora, si attendono comunicazioni ufficiali dalla SIAE, che, se confermasse la notizia, si aprirebbe a un nuovo corso.
19.07.2023