• LUNEDì 08 DICEMBRE 2025
Costume e Società

Un synth per bambini sta facendo impazzire la musica elettronica

Si tratta di prototipo domestico diventa un caso inatteso che ora cerca investimenti. Si chiama Alma

Foto: Alastair Roberts

Un ingegnere software londinese, Alastair Roberts, ha creato Alma, un piccolo sintetizzatore rosa stampato in 3D per sua figlia, trasformando un gesto familiare in un oggetto che sta attirando l’attenzione della comunità elettronica. L’idea nasce dopo aver visto la bambina giocare con una tavola Montessori piena di interruttori, un dettaglio che gli ha ricordato la superficie dei synth e gli ha fatto immaginare un dispositivo semplice, tattile e capace di generare suoni senza complicazioni.

Non avendo alcuna esperienza hardware, Roberts ha imparato da zero microcontrollori, CAD, PCB e stampa 3D, dando vita a un prototipo con speaker integrato, modulo sonoro e slider per tempo, volume, strumenti, scala e pitch. Ogni comando controlla una nota all’interno di un loop a quattro step, rendendo Alma intuitivo anche per chi non ha mai toccato un sintetizzatore. Sul fronte c’è un display OLED che offre un feedback visivo e persino un panda danzante, un dettaglio che contribuisce a creare un rapporto immediato tra bambino e suono.

 

Alimentato da tre batterie AA, il dispositivo è portatile e pensato per un uso libero, senza cavi o configurazioni. Dopo aver visto sia bambini sia adulti interagire con Alma, Roberts ritiene che il prototipo abbia il potenziale per diventare un prodotto reale, magari con un motore sonoro più ricco, uscite audio dedicate e la possibilità di collegare più unità insieme. È un’idea che parla direttamente al futuro della didattica musicale e a un approccio più inclusivo alla sintesi, lontano dai linguaggi tecnici e vicino alla pura esperienza fisica del suono.

 

Alma potrebbe persino diventare un ponte verso la cultura elettronica per una nuova generazione che imparerà la logica dei loop molto prima di entrare in un club o di suonare come dj. Se ci sarà abbastanza interesse, Roberts valuterà una piccola produzione limitata, ma intanto il progetto continua a stimolare discussioni su come gli strumenti musicali debbano evolversi in un mondo dove creatività e tecnologia sono sempre più alla portata di tutti.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.
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