• MERCOLEDì 07 GIUGNO 2023
Interviste

Sziget 2015: due chiacchiere con il direttore

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Quest’anno Sziget intende riconfermare il prestigioso premio “Best Major Festival” ottenuto nell’edizione 2014 con un nuovo episodio di uno dei festival più famosi, longevi e frequentati al mondo. Importanti nomi sono già stati annunciati per la line up, tra cui Avicii, Martin Garrix, Robbie Williams, Ellie Goulding, Kasabian e tanti altri (che potete trovare al completo alla fine dell’articolo). L’evento della durata di sette giorni si terrà dal 10 al 17 agosto a Budapest (Ungheria), più precisamente nella coloratissima Island of Freedom, con più di 50 venues differenti a cui saranno apportate modifiche e migliorie rispetto all’anno scorso, come ci ha detto di seguito Andràs Berta, direttore internazionale del festival. Ho scambiato due chiacchiere con lui per sapere qualcosa in più di questo festival che ci teniamo a ricordare vedrà Dj Mag Italia come media partner ufficiale.

Andràs, spieghiamo ai lettori chi è e di cosa si occupa un direttore internazionale di festival.

Dunque, principalmente il mio lavoro consiste nell’assicurarmi che il nome dell’evento giunga in ogni angolo del globo. Ciò include la supervisione del settore della comunicazione, del marketing, delle pubbliche relazioni, della vendita dei ticket, delle soluzioni di viaggio eccetera. Ho la fortuna di avere a disposizione un ottimo team nell’ufficio Sziget, oltre ad un già vasto network europeo: abbiamo più di 30 partner internazionali!

Parliamo di Sziget. nel 2014 avete vinto per la seconda volta il premio di “miglior major festival”, insieme al vostro primo sold out. Possiamo considerarla la miglior edizione nella storia del festival?

Non lo so, sicuramente una delle migliori, specialmente dopo uno sfortunato 2013. Il 2014 non va ricordato però solo per la vendita dei tickets, ma per un nuovo importante record di cui siamo particolarmente orgogliosi: Sziget nella passata edizione ha infatti raggiunto in affluenza più di 87 paesi. Non potete immaginare che emozione sia passeggiare per il festival e realizzare che mix incredibile di paesi si sia riunito per un solo evento; persone open-minded, felici di essere lì e unite nel segno della musica!

Immagino che parte del successo di Sziget vada attribuito al suo forte legame con le istituzioni locali, che vi permette di sfruttare il turismo internazionale e vi tiene lontani da ostacoli burocratici. Perlomeno così sembra, dal momento che il giusto rapporto con le istituzioni è un elemento cruciale per la riuscita di un evento così: bisognerebbe ricordarlo un po’ più spesso, soprattutto agli organizzatori italiani. 

In realtà non è proprio come sembra. Preferirei direi che abbiamo una “buona cooperazione” con le istituzioni come l’Organizzazione del Turismo Ungherese, ma il rapporto va sicuramente migliorato, specialmente perché è ormai ovvio che Sziget costituisce la prima fonte di turismo giovanile di tutta l’Ungheria. Ripeto, la collaborazione c’è ed è molto utile, ma ogni anno paghiamo una tassa abbastanza pesante per poter usare l’isola di Budapest, nonostante il festival generi considerevoli introiti per tutta la città. Quindi sì, la cooperazione con le istituzioni locali è importante, come hai detto tu, ma questa “armonia” ancora non l’abbiamo raggiunta.

La crew di un festival non lavora soltanto una settimana all’anno. Immagino che per gestire un festival di queste dimensioni il lavoro non finisca mai…

A parte il fatto che gestiamo più di un festival estivo oltre a Sziget, tra cui Balaton Sound e VOLT che insieme comportano un’affluenza di più di 100.000 persone. Ci sono poi alcuni piccoli eventi non-musicali, tra cui il Gormet festival, che sostanzialmente è un’esposizione alimentare. Diciamo che il nostro mese di vacanza è Settembre, perché già da Ottobre bisogna darsi da fare con le nuove campagne e gestire gli accordi con i vari partners. Il periodo di fuoco inizia a fine Marzo – inizio Aprile, che però è anche il momento in cui cominciano a vedersi i primi risultati e sale l’eccitamento per l’avvicinarsi del festival.

Quali saranno le principali differenze tra l’edizione 2015 e la 2014, che sostanzialmente è stata perfetta?

L’idea è portare ancora più persone e fare in modo che continuino a divertirsi al massimo, quindi qualche modifica alle infrastrutture ci sarà sicuramente. Alcune venues si spostano e il MainStage sarà il più grande di sempre, ma ci sono anche nuove attrazioni che faranno in modo di far vivere un’esperienza del tutto nuova anche a chi ha già partecipato negli anni scorsi.

Tra l’altro io sono convinto che la parola “festival” stia subendo un abuso ultimamente. Alcuni eventi in giro per il mondo, e anche qui torno tristemente a pensare all’Italia, sono convinti sia giusto chiamarsi “festival” semplicemente perché possono godere di una maestosa line up. Tuttavia, al di fuori di essa, il festival non comunica nulla a livello culturale o ispirazionale. Sappiamo tutti che Sziget non è solo musica, ma anche cinema, teatro, sport e arti di ogni tipo. Quanto è importante dare una forte impronta culturale e artistica al proprio evento oltre la line up?

Tutto verissimo. Sono proprio le nostre programmazioni speciali a rendere Sziget una vera esperienza di vita, quindi è importantissimo. La line up è un elemento essenziale, perché convince i giovani a comprare il biglietto, ma è curioso notare che una volta che il giovane mette piede nel festival, la sua visione di “festival” cambia definitivamente, e magari si trova ad assistere a performance che in qualsiasi altro posto non avrebbe neanche considerato. Aprire le menti, questa è la nostra missione principale: fare in modo che la gente si perda per le strade di Sziget, abbandonandosi ad un programma talmente vasto che risulta quasi impossibile annoiarsi.

Negli ultimi anni Sziget ha ospitato una porzione importante di artisti italiani, testimoniando la nostra grande presenza nel vostro festival.

Sì, l’Italia è tra i cinque principali affluenti di Sziget. Gli italiani in generale sono stati tra i primi gruppi internazionali a scoprire l’evento, fin dagli anni ’90. Non caso da tanti anni abbiamo allestito l’Alternativa Camping, una zona di campeggio organizzata da italiani per gli italiani, oltre a numerosissimi stage dedicati ad artisti del vostro paese.

A proposito di camping: non tutti amano dormire in tenda per una settimana, nonostante si trovino in uno tra i migliori festival al mondo. Che alternative ci sono?

Beh, ci troviamo nel centro di una grande città, quindi basta guardare al di fuori dell’isola: ci sono alberghi e ostelli in partnership con noi che vi possono ospitare comodamente. Ci tengo a sottolineare che godiamo di un’ottima connessione con la città, quindi dormire al di fuori del festival non comporta lunghi e faticosi tragitti né grandi attese dei mezzi.

Che eventi ci consigliate per avvicinarci a Sziget? Il VOLT ad esempio, è un vostro “warm-up festival”?

Assolutamente no, o forse sì, ma solo per il nostro staff! (ride) Il VOLT si concentra su un differente tipo di pubblico, incentrato molto più sull’Ungheria. Però Budapest a Luglio è piena di piccoli eventi warm-up di Sziget, tra l’altro organizzati anche da partners stranieri, come gli olandesi. Per non dimenticare B My Lake, un festival electro-alternative organizzato sempre da noi poco dopo Sziget.

Spifferateci un nome EDM che non avete ancora annunciato!

Avicii (ad oggi già annunciato! ndr.),  tra i nomi più importanti riguardo la musica elettronica di Sziget 2015, ma tenete d’occhio l’End Show ufficiale di Martin Garrix, che chiuderà il festival a suon di fuochi d’artificio e visual pazzeschi..!

 

LINE UP SZIGET FESTIVAL 2015 (38%)

Robbie Williams ▲ Kasabian ▲ Florence and the Machine ▲ Avicii ▲ Limp Bizkit ▲ Alt-J ▲ Gogol Bordello ▲ Foals ▲ NERVO ▲ Interpol ▲ Dropkick Murphys ▲ W&W ▲ Martin Garrix (End Show 16 Agosto) ▲ Lo Stato Sociale ▲ Hollywood Andead ▲ Gaslight Anthem ▲ Fast Animals and Slow Kids ▲ Passenger ▲ Goran Bregović and the Wedding and Funeral Band ▲ Enter Shikari ▲ Infected Mushroom ▲ Ellie Goulding ▲ Apres la Classe ▲ CRO ▲ SOJA ▲ Blasterjaxx ▲ AWOLNATION ▲ Jamie Woon ▲ FAUVE ▲ Gentleman ▲ Sigma ▲ Nero ▲ Gramatik ▲ Jose Gonzalez ▲The Subways ▲ Babylon Circus ▲ Kadebostany ▲ The Ting Tings ▲ Hernan Cattaneo ▲ The Maccabees ▲ Tyler the Creator ▲ MARCEL DETTMANN ▲ Jungle ▲ Ellen Allien Official Fanpage ▲ Jaguar Skills ▲ Camo & Krooked, High Contrast, Fred V & Grafix, danny byrd and Dynamite MC ▲▼ Sander van Doorn ▲▼ che sudaka ▲ Gui Boratto ▲ Laura Jones ▲ Bassjackers ▲ Ella Eyre ▲ Function ▲ Julian Jordan ▲ Sidney Samson ▲ Milky Chance ▲ Jett Rebel ▲ Kensington ▲ Stadium X ▲ Apollonia ▲ Dixon ▲ Michael Mayer ▲ My Favorite Robot ▲ Selah Sue ▲ Marina and the Diamonds ▲ Alesso ▲ Knife Party ▲ Damian Lazarus ▲ Paloma Faith ▲ SBTRKT ▲ Future Islands ▲ Foxes ▲ Beatsteaks ▲ MØ ▲ Yellow Claw ▲ Vitalic ▲ Dotan ▲▼ Typhoon ▲ William Fitzsimmons ▲ Halestorm ▲ Lucas & Steve ▲ Dj Marky & Stamina MC ▲ Roy Paci & Aretuska Allstars ▲ Dhoad Gypsies from Rajastan ▲ Taraf de Haidouks ▲ Boban Marković ▲ The Egyptian Project ▲ Romengo ▲ Parno Graszt ▲ Mariza ▲ LaBrassBanda ▲ She’Koyokh ▲ Noura Mint Seymali ▲ Helsinki-Cotonou Ensemble ▲ Imam Baildi ▲ Antwerp Gipsy-Ska Orkestra’s ▲ HK & Les Saltimbanks ▲ DakhaBrakha ▲ Gantiva ▲ Canzoniere Grecanico Salentino ▲ Besh o droM ▲ Szalonna és Bandája ▲ LB27 ▲ Pannonia Allstars Ska Orchestra (PASO) ▲ Söndörgő ▲ GypsySoundSystem, DJ Borzin, DJ Luca Vaga, DJ Lord Sassafras, DJ Tagada.

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25 anni. Romano. Letteralmente cresciuto nel club. Ama inseguire la musica in giro per l'Europa ed avere a che fare con le menti più curiose del settore. Penna di DJ Mag dal 2013, redattore e social media strategist di m2o dal 2019.

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