La vita dei rapper dall’altra parte dell’oceano è burrascosa per definizione, è un cliché. Dopo diversi decessi e altri fattacci occorsi a molte tra le nuove leve nell’utimo anno, ora è il turno – nuovamente – di Tekashi 6ix9ine, già nel mirino della giustizia diverse volte per reati che vanno dagli abusi sessuali su minori alla rapina. Questa volta Daniel Hernandez rischia però di subire una condanna di quelle esemplari. Si parla di una pena che oscilla tra i 25 anni e l’ergastolo – ma poi con i processi sarà tutto da vedere, naturalmente – perché il rapper dai denti color arcobaleno e dai capelli improbabili (consentiteci l’ironia) è stato fermato per aver violato la libertà vigilata, in cui si trovava dopo la condanna dello scorso ottobre: aveva infranto il patteggiamento raggiunto tre anni fa pe reati di natura sessuale in cui era coinvolto un minorenne, e a questo reato era seguito poi un arresto in Texas e altre vicende in cui viene accusato di rapina e aggressione a mano armata, spaccio di sostanze stupefacenti (con un campionario da far invidia a Narcos o a Breaking Bad) e altre attività criminali. Insieme a lui, accusato anche l’ex manager Kifano Jordan. la cauzione, inizialmente fissata a un milione di dollri, è stata rifiutata dal tribunale. A questo punto, ci sembra verosimile sottolineare che il concerto previsto il 19 gennaio a Padova sia a rischio cancellazione. Intanto, su Instagram un comunicato molto lapidario rinvia l’usicta di ‘DUMMY BOY’ per “circostanze al di là del nostro controllo”.
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22.11.2018