• SABATO 23 SETTEMBRE 2023
Interviste

The Sound Of Ibiza: Carola Pisaturo

 

Bella e brava. Carola Pisaturo si è ritagliata una posizione di valore nel panorama tech-house non solo italiano. L’abbiamo incontrata in un momento di pausa durante un agosto frenetico che la vede protagonista in tutta Europa.

Quali sono le tue origini?

Da quando sono piccola, prima per il lavoro di mio padre e poi per “zingaraggio”, sono sempre in giro. Dico che sono di Napoli perché dai nove ai diciotto anni sono stata lì, però sono nata a Roma, ho vissuto a Milano, e poi sono tornata a Roma che potrei chiamare casa visto che adesso vivo li. Ma anche la Perugia di Ralf e della famiglia di Laterra è un posto carissimo per me. La cosa divertente del mio lavoro è anche questa: non sentirsi mai ospite ma parte di una famiglia in vari posti.

 

Carola Pisaturo Iuter

 

Hai immediatamente citato Ralf, deve essere stato veramente importante per te.

Assolutamente, lo dico sempre e non smetterò mai di dirlo. Devo dirgli grazie non solo professionalmente per avermi accolto e dato una possibilità, ma anche per avermi mostrato questo lavoro da un ottica diversa, l’ottica di una persona che ha una vita semplice e tranquilla, fatta di rapporti veri e non di presenzialismi.

Quello che Ralf ha fatto con te, ciò di prenderti sotto braccio e aiutarti a crescere e diventare un nome, non dovrebbe succedere più spesso in Italia? E perché non accade quasi mai secondo te?

Prima di tutto chi sono questi “vecchi”, perdona la brutta parola, che possono trascinare in questo senso? Non sono molti quelli che hanno una longevità come quella di Ralf e già questo è un problema. Quello che dici è giusto, bisognerebbe essere più crew in Italia e lavorare in un’ottica di gruppo che non c’è. Basta vedere le agenzie per deejay: ce ne sono un paio valide, anche tre, ma è nulla rispetto a quello che accade all’estero. Siamo stati esterofili per parecchio tempo e un pochettino stiamo pagando questo atteggiamento.

 

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Il tuo essere femmina è stato un problema per la tua carriera?

È stato un problema sia per farmi accettare dagli altri, sia per accettare io stessa la mia femminilità, cosa che ho fatto da pochissimo tempo perché all’inizio, quando non ero ancora un nome, pensavo che presentarmi in tuta, spettinata e senza trucco potesse aiutarmi in questo senso. Negli ultimi anni mi diverto e gioco molto con la mia femminilità.

E musicalmente come ti sei evoluta?

Sono nata con la techno napoletana molto aggressiva ma adesso mi sono ammorbida. L’incontro con Ralf, che ha un’impostazione più house mi ha influenzato, così come l’incontro con gli artisti tedeschi. Mi sento maturata e cambiata, soprattutto più preparata ad affrontare varie tipologie di feste.

Come affronti un party ibizenco che sappiamo avere sempre un sapore speciale?

A Ibiza ho suonato in situazioni molto diverse tra loro, dal chiringuito in spiaggia, all’Amnesia, all’after, quindi ho dovuto per forza si cosa adattarmi.

Tra queste situazioni quali preferisci?

Club da 800 persone, scuro, senza luci, no telefoni, no foto, con un impianto pazzesco e tanta felicità in pista!

Suoni in vinile o USB?

Entrambi. Uso il vinile come chicca, come valore aggiunto che suonato nel mezzo alle tracce digitali, possa sentirsi e fare la differenza. Il vinile bisogna saperlo mettere.

 

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Ibiza è ancora così influente per un deejay?

Che ti piaccia o no, Ibiza rimane una tappa obbligata, soprattutto se vuoi che quello dei deejay sia un lavoro vero. Ci sono situazioni delle quali è necessario far parte.

Quali sono i tuoi deejay preferiti?

Domanda difficile. Ti dico Sven Väth e ti racconto un aneddoto. La settimana scorsa, dopo aver suonato con lui all’Amnesia al party Cocoon, ha suonato per quindici ore in vinile ad un after senza sbagliare un passaggio. Poi ti cito anche Laurent Garnier e Ricardo Villalobos che rientrano nella categoria dei grandi deejay.

Progetti in corso?

Ho lavorato molto in studio prima dell’estate e continuerò dopo questo agosto frenetico per uscire con un nuovo EP. Ho iniziato anche un progetto con Donato Dozzy che a settembre conto di portare avanti.

Ultimo disco?

Un classico qualsiasi di Laurent Garnier!

Carola Pisaturo

Pics at Iuter Store Ibiza: Mario Pinta

 

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Ale Lippi
Scrivo e parlo di musica elettronica per Dj Mag Italia e Radio m2o. Mi occupo di club culture a 360°, dal costume alla ricerca musicale.

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