foto: ufficio stampa Tomorrowland
Quest’anno Tomorrowland non si è fatto mancare davvero niente. Il mainstage distrutto e sostituito a tempo di record ha dimostrato una volta di più perché questo festival sia al numero nella nostra Top 100 ed ha unito più che mai il popolo del Tomorrowland: gli organizzatori, gli oltre 850 artisti che hanno preso parte all’edizione di quest’anno e soprattutto i partecipanti, 400mila presenze radunatesi nel doppio week-end di fine luglio a Boom, in Belgio.
Tomorrowland ha davvero una fan base coesa come poche, formata da milioni di persone sparse in tutto il mondo: a loro è dedicato una volta di più l’aftermovie di quest’anno, disponibile sul canale YouTube e la app del festival e anche su Apple Music. Oltre all’aftermovie, Tomorrowland ha già messo a disposizione – sempre sul suo canale YouTube – i set di oltre 100 artisti che hanno suonato quest’anno: Amelie Lens, ANYMA, Armin van Buuren, Charlotte de Witte, David Guetta, Eric Prydz, Martin Garrix, Solomun e Swedish House Mafia tra i tanti.
Nel frattempo il risiko di Tomorrowland prosegue sempre più: è infatti notizia recente che CORE, il suo marchio più underground – il suo stage nell’edizione belga è all’interno di una foresta e quest’anno ha proposto tra gli altri Agents of Time, Damian Lazarus e HAAI – nel 2026 si svolgerà nelle Americhe e in Australia. CORE andrà in scena il 20 ed il 21 febbraio a Medellin, in Colombia, il 2 ed il 3 maggio a Los Angeles, Stati Uniti ed il 28 novembre a Melbourne in Australia. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, Tomorrowland è come il Sacro Romano Impero di Carlo V, dove non tramontava mai il sole.
12.08.2025