• VENERDì 18 LUGLIO 2025
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Tomorrowland aggiorna: “stiamo cercando soluzioni per i weekend del festival”

La prima conferenza stampa dopo il devastante incendio del Main Stage ha dato alcune informazioni di base sui prossimi giorni, ma restiamo ancora in attesa di sviluppi

Foto: Instagram #tomorrowland

L’incendio che ha devastato il Main Stage di Tomorrowland non ha risparmiato praticamente nulla. Il meraviglioso palco principale del festival, che avrebbe preso vita venerdì, semplicemente non esiste più. Nel giro di poche ore la notizia e i video hanno fato il giro del mondo, e con la tempestività organizzativa che li distingue, il team di TML ha indetto una prima conferenza stampa.

Ecco cos’è emerso
La conferenza stampa ha confermato che non ci sono vittime né feriti tra le persone al lavoro nel cantiere del festival (e questa è la prima, e più importante notizia); il mainstage è – ovviamente – inagibile e tutto deve essere messo in ulteriore sicurezza e poi delimitato.

E il festival?
Al momento il comunicato dice che “stiamo cercando delle soluzioni per i due weekend del festival”, il che significa che per ora Tomorrowland 2025 NON è cancellato. Dreamville, il campeggio del festival, aprirà regolarmente domani e allo stesso modo sono per ora confermate tutte le attività collaterali a Bruxelles e Anversa.

Cosa succede adesso?
Non possiamo fare altro che congetture e ipotesi: la prima è che Tomorrowland possa avere luogo regolarmente, senza il Main Stage e l’area circostante. Non sarebbe un problema da poco, sia per riposizionare gli artisti in line up altrove, sia perché delimitare quell’area non è cosa da poco, in un giorno. Inoltre, resterebbe un’edizione visivamente molto meno potente del solito, e questo sembra un aspetto secondario ma non lo è, anche in ottica di investimenti, sponsor, video etc. Tomorrowland è un festival enorme, con leve economiche complesse e dalle dimensioni giganti. Cancellarlo significa perdere un sacco di quattrini, ma anche portarlo avanti senza Main Stage è una grande perdita, in ogni caso. La seconda ipotesi è invece quella di cancellare il festival, a ridosso dell’apoertura, con tantissimi spettatori già in viaggio per Boom e con tutti gli altri palchi utilizzabili. Dipenderà dai permessi, dalle varie agibilità, dalla messa in sicurezza di spazi e persone, dai costi che può comportare un’operazione del genere non soltanto per TML ma per tutte le infrastrutture coinvolte. Parliamo di un evento che muove centinaia di migliaia di persone: aeroporti, strade, stazioni, hotel e tutto il resto.

Va anche messa sul tavolo una questione di coperture assicurative: banalmente, conviene di più annullare, restituire i soldi dei biglietti, pagare le eventuali penali o gli anticipi già rimessi, se l’assicurazione ha una copertura che lo consente? Perché a cascata, bisogna pensare al danno d’immagine. Vedremo gli sviluppi.

Ma tutti questi aspetti sono speculazioni. Al momento le notizie sono quelle che vi abbiamo dato: Tomorrowland per ora resiste, il Main Stage quest’anno non ci sarà, l’incendio non ha fatto vittime. Noi vi terremo aggiornati qui e sui nostri social. E con il cuore siamo vicini a Tomorrowland, agli organizzatori, agli artisti e a tutti. 

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Albi Scotti
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