Foto: Trackstack
Trackstack è una piattaforma centralizzata per l’invio e la ricezione di demo, semplificando un processo spesso macchinoso e dispersivo, soprattutto per la difficoltà di reperire indirizzi mail promo degli artisti. Grazie al database in costante aggiornamento è sufficiente cercare il nome dell’artista, o della label, e inviare la propria demo.

Foto: Trackstack
Oltre all’attività di SENDER si ha a disposizione un INBOX per ricevere le PROMO e le DEMO.
Trackstack prevede il pagamento di un abbonamento mensile, si può scegliere tra PRO e CUSTOM, per quanto concerne la ricezione: l’invio delle demo invece è FREE. Dietro a questa piattaforma si celano due sviluppatori inglesi appassionati di musica elettronica George Perry & Cameron Jenkinson, giovani visionari che hanno sempre letto le difficoltà dell’industria come una sfida da superare con il loro portale. Jamie Jones fu il testimonial dagli arbori della versione beta.
Vantaggio supremo: “fast and smart sending”
Inviando la tua traccia in pochi passaggi potresti avere una risposta in breve tempo o anche constatare che la traccia è stata effettivamente ascoltata e addirittura scaricata. Trackstack permette di collegare i propri profili social, offrendo una panoramica più completa di sé quando si invia la propria musica. Ciò potrebbe aiutare a suscitare maggiore attenzione nell’ascolto di una demo: capire chi è l’artista che manda una traccia, se ha un catalogo interessante e tutte quelle info che completano il profilo. Una volta che si viene “shortlistati” il profilo diventa “hot” per lo stesso artista che troverà, ogni volta, la tua musica in cima alla lista delle demo ricevute (come preferito).

Foto: Trackstack
Di fronte ad ottimi vantaggi riemergono però le inesorabili problematiche del mercato discografico:
- NO ACTIVE Non tutte le label e gli artisti sono iscritti a Trackstack, non tutti gli artisti ed A&R presenti sono attivi: ascoltare demo è un lavoro che richiede tempo e voglia.
- FEEDBACK NON FEEDBACK Nella piattaforma esistono delle risposte preconfezionate che l’artista attiva con un tasto di “like” o “dislike” come il famoso: “not for me”, oppure, in positivo, “your track has been shortlisted”. Sono risposte asettiche che non possono fornire input di miglioramento ma, volendo, l’artista e la label hanno la possibilità di scrivere un feedback personalizzato.
- TOO MANY TRACKS La mole di musica che circola è enorme, pertanto, il rischio è che molte tracce finiscano nel dimenticatoio o, per usare un termine di Trackstack, diventino “expired”, cioè scadute e mai ascoltate.

(foto: Trackstack)
Come si preserva la qualità a fronte di un invio potenzialmente massivo di musica?
La difficoltà di reperire un indirizzo email può essere vista anche come una sorta di “selezione all’ingresso” che separa i professionisti (che ricercano, trovano e curano il contatto) dagli amatori che provano per sport a inviare i propri esperimenti musicali. Con Trackstack questa barriera viene meno aprendo le porte a un’ondata infinita di demo. Se poi queste demo sono mal targhettizzate dai sender, che inviano in modo spasmodico per cercare di farsi notare a tutti i costi, si incappa nello spam che danneggia l’intero sistema e i produttori stessi.
Concludendo…
Trackstack è un mezzo potente e versatile che offre una reale possibilità di essere ascoltato, supportato e di rilasciare la tua musica con le migliori label e i top dj. Soprattutto, se si gestisce una label la facilità e l’ordine con cui si ricevono e gestiscono le demo è ineguagliabile: una piattaforma professionale e dunque un must have dell’industria. Dall’altra parte il calore, la professionalità e il rapporto personale costruito in anni by e-mail, con Soundcloud private link, conserva quel sapore genuino e umano che non diventa mai fuori moda.
15.05.2025