Ultra Music Festival è il sogno proibito di ogni Dj e festival-goer del pianeta terra. L’elemento chiave, la peculiarità che più lo distingue da qualsiasi altro evento del nuovo e vecchio continente è il fatto che gli artisti e gli addetti ai lavori lo hanno eletto come luogo simbolo, come vetrina attraverso cui presentare al mondo – molto spesso in anteprima – le proprie novità musicali.
UMF Miami è la cartina di tornasole dell’industria musicale elettronica, è uno spaccato del futuro dell’anno che verrà, è un’arena dove gli attori più coraggiosi lanciano le proprie sfide e dove il pubblico – sia quello fisicamente presente sotto il palco ma soprattutto quello a casa incollato davanti allo schermo – ne decreta il trionfo o il fallimento. Bayfront Park a Miami, in quei tre giorni, è un incubatore di idee, un serbatoio di esperimenti, una continua premiere di nuove tracce, nuovi artisti, nuovi generi e modi innovativi di vivere la club life e, soprattutto, la festival culture.
Nelle scorse ore è stato svelato l’aftermovie dell’ultima edizione di Miami: un viaggio confezionato allo stato dell’arte dai ragazzi di Final Kid che, da alcuni anni, riescono a catturare e rappresentare magistralmente l’ultra-mood che caratterizza questo titanico evento. Un intenso quarto d’ora composto da immagini, suoni ed emozioni capaci di convincere anche il più scettico dei detrattori. UMF Miami è un’opportunità per tutti: se colta nel modo giusto può davvero cambiare la vita, di un artista come di un fan.
Foto: Rukes.com
05.10.2016