È ufficiale. Ultra Music Festival dal 2020 non sarà più a Miami. Lo ha annunciato l’organizzazione con una lettera aperta pubblicata sul profilo Instagram e Facebook dell’evento. Evidentemente, i disguidi e le critiche provocate dalla nuova location a Virginia Key, dove il flusso di accesso e transito era difficoltoso, e il mancato rinnovo della licenza da parte della città di Miami, hanno spinto gli organizzatori a cercare altrove.
Una ricerca che secondo molte fonti, e secondo il clima generale del festival, era già iniziata l’anno scorso, dopo che Ultra era stato costretto ad abbandonare la storica venue di Bayfront Park, il contesto che ha visto questo festival ingrandirsi, diventare iconico e gigantesco, entrare nell’immaginario collettivo con il suo mega stage incastrato tra i grattacieli di Miami. Ora che succederà?
Nella lettera aperta si parla di diverse proposte e di una in particolare, nel sud della Florida. Quindi, a quanto pare, l’organizzazione di UMF ha già scelto dove spostarsi e come muoversi per rimettersi in gioco e cercare di cancellare in fretta questa edizione 2019, sicuramente non all’altezza del nome e del prestigio del festival. In realtà, questo cambio di rotta forzato è l’ennesimo fattore che ci fa capire come il decennio d’oro dei festival sia giunto al termine. Che non significa che questo mondo stia morendo, ma che necessariamente siamo di fronte a un momento di svolta.
Tanto si sono allineati favorevolmente gli elementi qualche anno fa, tanto ora si sta verificando un processo opposto, nostro malgrado: se pensiamo al 2011-12, avevamo l’avvento dell’EDM, genere da festival per eccellenza; un “buco” di interesse verso altre forme di musica dal vivo, soprattutto in America; la necessità dell’industria discografica di investire in qualcosa che portasse maggiori guadagni della vendita dei dischi, ormai allo stremo; e l’esplosione definitiva di internet grazie ai social. Oggi, invece, il fenomeno ha vissuto i suoi momenti magici e si sta giustamente, se non sgonfiando, perlomeno riconfigurando. Ultra Music Festival avrà lo stesso successo lontano da Miami? Ci auguriamo di sì, naturalmente, con tutte le nostre forze. Avrà lo stesso appeal? La risposta a questa domanda, invece, la conosciamo tutti.
Va detto che l’organizzazione sta gestendo questo passaggio delicatissimo con grande stile: la lettera pubblicata sui social è una lezione di comunicazione ed è inattaccabile proprio perché è sincera, non nasconde le difficoltà attraverso cui sta passando questo gigante dell’intrattenimento ma dice chiaro e tondo che ci sono dei problemi e che si farà di tutto per non tradire le aspettative e per tenere alta la qualità dell’offerta. Facciamo tutti il tifo per Ultra.
09.05.2019