Foto: Vittorio Lafata
La geografia della notte cambia sempre. Chi, per età o altri motivi, tende a fare meno tardi la notte, spesso si ritrova sperso tra nuovi spazi, tendenze, protagonisti.
Ad esempio, nel luogo in cui c’era lo storico Old Fashion, nato come Trianon nel 1933 e tristemente chiuso nel gennaio 2024, oggi si balla di nuovo. Lo spazio oggi si chiama Voce Triennale e propone 300 metri quadri (più 700 metri quadri di giardino adiacente) di tante belle cose… tra cui tanta musica, soprattutto elettronica, in una programmazione curata direttamente dallo staff staff di Triennale, più precisamente da Damiano Gullì.
Concerti live, dj set, listening session, installazioni sonore, incontri, attività di formazione e workshop dedicati al suono e all’ascolto… Il livello delle proposte è alto, così come la qualità dell’acustica, grazie ad un potente soundwall a pannelli curato da Giorgio Di Salvo, designer, musicista e costruttore di impianti hi-fi in collaborazione Lucio Visentini, ingegnere acustico. Il tutto, in collaborazione con Knauf, azienda leader nella produzione di pannelli acustici.
Altrettanto curato e innovativo è l’impianto luci. 350 metri di led e oltre 8 chilometri di cavi (elettrici, dati e segnale), con un sistema di LED digitali pixel to pixel che compone una scansione architettonica dello spazio in campate, offrendo la possibilità di creare effetti di animazione sia monocromatici che di gradienti nello spazio. Il Palazzo dell’Arte di Triennale ha un’archiettura unica ed è considerato una delle principali espressioni dell’architettura razionalista, per cui illuminarlo in un certo modo ha senso.
Certo, chi qui oggi a Voce Triennale cerca le storiche serate Erasmus dell’Old Fashion, oppure l’atmosfera delle mitiche one night di Gabon, non ce le troverà e potrà pure intristirsi. Gli altri sappiano che di ritmo ce n’è, garantito da collaborazioni con realtà solide come Kappa Future Festival e Terraforma Exo e nuove rassegne sviluppate con Polifonic e Le Cannibale.
Ad esempio, l’11 luglio Beth Gibbons dei Portishead ha presentato da queste parti il suo primo album solista. Il 17 arriva invece Matthew Johnson, uno che qui sembra perfetto, visto che mette insieme musica classica, jazz e l’elettronica scoperta nei party della sua adolescenza. Dopo questi intensi mesi iniziali, da marzo a metà luglio, Voce Triennale riprenderà a far ballare e proporre bella musica da fine settembre ’25.
17.07.2025