Mr. Oizo, al secolo Quentin Dupieux, è una figura eclettica della scena artistica francese, ma possiamo srenamente dire internazionale: produttore, dj e regista, è un personaggio cult per le sue produzioni su Ed Banger, label a sua volta di culto (per fare qualche nome: Busy P, Justice, DJ Mehdi, Cassius, Kavinsky…) e per i suoi film assolutamente sui generis, oltre che, naturalmente, per una hit stratosferica come ‘Flat Beat’ (1999) e per l’invenzione dello screanzato pupazzo Flat Eric.
Crookers, aka Phra, si è ritagliato nel tempo una figura non troppo dissimile a quella di Oizo: dj e producer di enrome successo a cavallo tra gli anni ’00 e i primi ’10, è stato tra i personaggi fondamentali per traghettare una scena strettamente underground verso una dimensione crossover (dalla house alla fidget virando electro house) mollando però quel giro prima dell’incafonimento EDM. Da allora, è uno che fa letteralemnte il cazzo che gli pare, producendo hit e scoprendo artisti che sbancano (sue, per esempio, ‘Baby’ di Madame e ‘7 Miliardi’ di Massimo Pericolo, insieme a Nic Sarno) così come buttando fuori esperimenti e divertissement come il Mixtape del 2018 o remix vari in free download.
Ecco, la premessa era necessaria. Perché ovviamente, nel tempo due così si sono trovati e hanno acceso la miccia. È successo già in diversi episodi presenti in release dell’uno o dell’altro. Phra rispolvera il suo pedigree hip hop rappando, Oizo taglia beat da manuale, e scatta il gioco. Dev’essere chiaro che stiamo parlando di due fuoriclasse, che fanno spallucce di fronte a un tipo di successo massificato che più volte gli ha spalancato le porte ma che entrambe hanno rifuggito in nome di una libertà maggiore e di uno stress minore. Nel senso: non facciamo la fame, abbiamo un nostro bel giro ma preferiamo stare fuori da certe dinamiche.
Dinamiche tutte loro, appunto, che gli permettono di uscire con progetti matti come ‘Voilà’, per Ed Banger: Oizo ai beat, Phra al microfono nelle vesti di un improbabile rapper che parla solo di conquiste femminili e sesso. L’ironia è ai massimi storici, la qualità è alta, e anche a un ascolto pigro e distratto si capisce presto che i due, in un lavoro fatto per divertirsi e divertire, danno comunque svariati punti a tanti che oggi sono considerati “bravi” e sono invece molto più triti, banali e autoreferenziali.
‘Voilà’ non è un capolavoro che resterà negli annali della storia della musica, intendiamoci, ma è un disco costruito con il piglio di chi sa stare al mondo e che è talmente bravo nel suo campo da riuscire a fare bene anche qualcosa che rientra nella sfera del puro gioco. Ecco, se dobbiamo ascoltare quintali di musica approssimativa di chi si crede un campione, allora meglio ascoltare i campioni che fanno bene anche quelle che sulla carta sono approssimazioni.
18.02.2022