A Ibiza il weekend non importa. Nel senso che è sempre sabato sera. Quando il sabato sera, storicamente, è la serata più scarica sull’isola. Scarica si fa per dire. Questo perché volare in Europa o nel resto del mondo, nell’unica serata tassativamente mondana per l’umanità intera, è sempre stato più conveniente per artisti e promoter. Da qualche anno non è più così. C’è Ants all’Ushuaïa, Elrow all’Amnesia, il Pacha che fa sempre il suo e lo fa maledettamente bene, Black Coffee nel nuovo Hï. E poi c’è la domenica, che per Ibiza ha sempre voluto dire una cosa sola: Sundays at Space. Le domeniche del fu leggendario club di Playa D’En Bossa, capaci di soddisfare le esigenze anche del clubber più incallito con maratone di 22 ore che hanno segnato la storia del clubbing. Nel corso degli anni la maratona si è trasformata prima in un dieci mila metri, poi in un cinque mila, poi in un tremila siepi fino ad un democratico ottocento, da correre in tutta serenità. Le dinamiche dell’isola sono profondamente cambiate e anche i weekend non sono più quelli di una volta. Sono semplicemente diversi. Se Solomun al Pacha domina incontrastato da cinque anni, a Ibiza esiste un’altra domenica che, grazie ad una differenziazione e frammentazione del pubblico, si sta facendo largo con i gomiti belli larghi, il petto in fuori e la testa alta e pettinata. WooMoon e HEART sono le chiavi d’acceso al nuovo mondo.
WooMoon – Il Cova Santa si trova poco più avanti del KM5, direzione San Josè, ed è un locale molto particolare. E molto bello. I tre livelli su cui è strutturato sono stati ricavati all’interno e all’esterno di una vecchia cava. Il ristorante, il lounge garden e il club durante il party WooMoon (ogni domenica dal 25 giugno al 5 settembre), assumono forme ancestrali. È proprio l’ambientazione hippy-chic che caratterizza la festa che celebra il ciclo della luna, le sua fasi che determinano l’andamento e l’umore del mondo. Nel Dance Temple del piano principale la musica supera raramente i 120 bpm, creando un atmosfera ipnotica e assolutamente suggestiva. Durante la nostra visita, molto bene il tedesco Rampue – che si è esibito truccato, entrando in perfetta sintonia con l’ambiente circostante – Sis e Behrouz nel club dopo la mezzanotte. I tavoli del ristorante sono circondati da gente che balla e il pubblico presente, vario e ben assortito, lascia intendere che si tratta di uno dei party del momento, dove bambini e nuovi hippy si incontrano sotto le stelle di Ibiza. Dalle 17 a mezzanotte è l’aperitivo ibizenco migliore che ci sia, da gustare in vari sapori, aromatizzati, vegetariani, alcolici, tra bancarelle, live performances e esperienze interattive. Dopo mezzanotte la festa continua nel club interno da dove si può accedere anche ad un’area rigorosamente privata: the cave. Si accede solo se ritenuti all’altezza. Cosa accade e quali sono i criteri d’ammissione non ve lo dico, altrimenti non vorrete scoprirlo. Si va avanti fino alle 5 del mattino, per chi non ha deciso di giocare il secondo tempo su un altro campo da ballo: l’HEART. E’ la nostra scelta.
Scorri la gallery di domenica 20 agosto 2017 (foto di Valya Karchevskay)
HEART Ibiza – L’HEART si trova al porto, lato Marina Botafoch, accanto al Casino. È un locale che non ti aspetteresti di trovare a Ibiza e forse proprio per questo attira così tanto l’attenzione. Rischiando di apparire banale e ridondante, ribadisco il concetto: è un bel locale. D’altronde siamo nella patria del clubbing, dove niente è lasciato al caso, ad ogni livello. Da questo punto di vista l’HEART è sorprendente. Ingenuamente non mi aspetto molto e invece il mapping sulle pareti che proietta la figura di un’artista che sta dipingendo in un angolo del club, gli ottimi drink, la chiccheria e la ricerca degli elementi decorativi, la grande scala a chiocciola che porta sul tetto dal quale osservare la bellezza del porto sovrastato dalla città vecchia e, non per ultimo, il soundystem rendono questo piccolo club una tappa obbligatoria per una domenica notte che ti stupirà. Il party in questione si chiama Saga. I padroni di casa sono i Bedouin, duo di Brooklyn che per l’occasione che mi riguarda hanno invitato Lee Burridge. La qualità dei set è indiscutibile. Il Burning Man come immaginario non è poi così lontano. Vale anche per WooMoon. L’Heart è un locale sofisticato che però non mette in soggezione. Prima delle danze lo stomaco viene pettinato da Ferran e Albert Adrià, chef tra i più famosi e riconosciuti a livello mondiale. L’Heart Ibiza è stato pensato e voluto dal fondatore del Cirque du Soleil, Guy Laliberté e dai due fratelli. Durante e dopo la cena, l’animazione curata dal collettivo artistico più famoso del mondo rende speciale l’atmosfera del live dinner speciale. WooMoon e Heart, dove arte, gastronomia, moda, musica, si fondono per dare vita ad un’esperienza unica. Ad altissimo livello. We love Sundays in Ibiza!
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26.08.2017