• MERCOLEDì 11 GIUGNO 2025
Interviste

60 seconds with Alignment

Il dj e producer bolognese, le sue release per la label di Charlotte de Witte, i suoi hobby extra musicali. Ed il suo rapporto con i social, ai quali si dedica soltanto quando deve

foto: ufficio-stampa Alignment

Si intitola ‘Mystical Energy’ l’EP firmato dal dj e producer bolognese Alignment, uscito nelle scorse settimane per KNTXT, l’etichetta discografica di Charlotte de Witte. Un EP composto da quattro tracce, dove l’hard techno la fa da padrona, contaminata qua e là da vocal brasiliani e sonorità robotiche. ‘Mystical Energy’ rappresenta la settima release di Alignment per la label della de Witte: un bel risultato, un ottimo spunto per conoscerlo meglio con le sue risposte in 60 secondi.

 

Il primo disco che hai comprato?
Il primo disco che ho comprato è stata la colonna sonora di ‘8 Mile’ (2002). Eminem è sempre stato uno dei miei artisti preferiti, avevo 11 anni all’epoca e quel film per me era un’ossessione.

Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Len Faki, nella maniera più assoluta. Quando ho iniziato è stato un’ispirazione per me e anche uno dei motivi per i quali mi sono avvicinato alla scena berlinese.

Se non fossi diventato un artista adesso saresti…
Probabilmente sarei un cuoco, la cucina è la mia seconda grande passione, seconda soltanto alla musica.

Che lavori hai fatto prima di diventare un dj ed un producer a tempo pieno?
Ho lavorato fin da ragazzino nella ristorazione: lavapiatti, barista, cameriere. Qualsiasi lavoro c’era da svolgere in un hotel, in un bar o in un ristorante l’ho fatto.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Sono corso a comprare un nuovo Macbook, quello con il qiale producevo fino a quel momento era agonizzante da anni.

La tua serie tv preferita?
Dark mi ha veramente colpito. Sono un grande amante delle trame intricate e del mistero.

Il tuo rapporto con i social?
Ad oggi l’immagine è diventata, purtroppo, quasi più importante della musica. Quindi i social, sono una parte fondamentale del mio lavoro e della mia vita; di conseguenza quando non si tratta dei miei progetti cerco di starne il più lontano possibile.

I tuoi hobby?
Sicuramente cucinare, skateboarding e graphic design. Mi piace anche giocare a basket, di tanto in tanto.

Il tuo pregio ed il tuo difetto?
Un mio grande punto di forza è la perseveranza, spesso però accompagnata da una buona dose di insicurezza.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Ascoltate di tutto e producete il più possibile, cercate di creare un vostro stile personale e qualcosa di unico. E soprattutto abbiate tanta pazienza.

L’errore che non rifaresti?
Firmare un contratto nell’industria musicale senza la presenza di un avvocato.

La scelta migliore della tua vita?
Continuare a credere ed inseguire il mio sogno di vivere con e per la musica.

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.
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