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All’anagrafe Steve Goodman, sin dalla fine degli anni novanta il musicista e dj Kode9 ha saputo creare uno stile sonoro tutto suo, contaminando jungle, drum and bass, 2-step garage e tanto altro, ottenendo nel frattempo un dottorato di ricerca e fondando la rivista on line Hyperdub, poi divenuta un’etichetta discografica. Lo scorso lunedì 15 settembre ha suonato per la prima stagionale di Inner_Spaces, che torna sino a dicembre con nuovi appuntamenti. Non potrebbe esserci miglior occasione per conoscere meglio Kode9 con le sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
‘Prince Charming’ di Adam & The Ants (1981).
I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Non ho mai avuto idoli in particolare, ma fu un incredibile mixtape di DJ Hype intorno al 1983 ad indirizzarmi verso la jungle.
Se non fossi diventata una dj adesso saresti…
Un camionista da lunghe distanze.
Che lavori hai fatto prima di diventare una dj ed una producer a tempo pieno?
Ho lavorato in negozi, nelle cucine, come fattorino delle poste e come docente universitario.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Non me lo ricordo.
La tua serie tv preferita?
Non è la mia preferita, ma al momento sto guardando una serie islandese dedicata ad un vulcano chiamato Katla, nella quale le persone tornano in vita e incontrano il loro io vivente.
I tuoi hobby?
Camminare.
Il tuo rapporto con i social?
La mia pazienza in materia sta diminuendo.
Che cosa ti piace e non ti piace del tuo lavoro?
Mi piace suonare e viaggiare. Non mi piacciono le attese.
I tuoi pregi ed i tuoi difetti?
La pazienza è il mio pregio ed il mio difetto allo stesso tempo.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Non fateci affidamento per sopravvivere, costruite alleanze, fate quello che vi pare.
L’errore che non rifaresti?
Non fidatevi mai di un commercialista.
La scelta migliore della tua vita?
Ve le farò sapere quando sarà morto.
20.09.2025