Foto: Listen Up
Come sta il genere drum’n’bass? Ce lo chiediamo più volte grazie a critici e artisti. È un genere che va e che viene dal mainstream e che si presta a tappare i buchi del pop e tra i pubblicitari quando la creatività è in stallo. Il genere sta vivendo una rinascita straordinaria, secondo i dati recentemente pubblicati da Spotify. La piattaforma di streaming ha registrato un incremento del 94% negli ascolti nel Regno Unito dal 2021, trainato da una nuova generazione di artisti. Tra i protagonisti di questa crescita spiccano giovani talenti come Nia Archives e Bou, affiancati da nomi storici del genere. La classifica dei più ascoltati vede inoltre la presenza di artisti come Skepsis, Charlotte Plank, Hybrid Minds, SHY FX, Rudimental, Chase & Status, goddard. e Sub Focus. Per celebrare questo momento d’oro, Spotify ha realizzato un mini-documentario intitolato ‘DnB: In For Life’, che ripercorre la storia del genere dalle origini fino ai recenti eventi. E che vediamo qui sotto.
A nostro soccorso per fare il punto della situazione sul comparto è venuto intanto Adam F, una delle colonne portanti della scena sin dal suo consolidamento verso la fine degli anni ’90. Ripensando ai primi anni del movimento d’n’b molto è cambiato, i flussi sonori sono transitati dal soul, dal jazz facendosi influenzare dal groove fatto di bassi e batterie. “La mia prima esposizione al soul-jazz è stata fondamentale, offriva un’escursione ricca ed emotiva che risuonava profondamente in me. Il groove e l’improvvisazione nel soul-jazz hanno ispirato la mia musicalità, che si è naturalmente trasformata in drum’n’bass. Ho accennato in alcune occasioni a come il jazz abbia influenzato la mia musica”.
Nella scena della musica da strada sentiamo spesso la frase “sto cucinando dei beat”. Utilizziamo spesso metafore gastronomiche. “Molte volte diciamo di voler portare in cucina un’idea, che poi in realtà elaboriamo in studio. Puoi dare un nome a un piatto, ad esempio del Pollo Jerk, ma non esiste un modo definito per prepararlo. Ci sono così tante varianti su come prepararlo e, se non ti limiti a seguire la massa, gli ingredienti e le spezie esatti che scegli di aggiungere lo rendono la tua interpretazione o versione, influenzando il sapore che vuoi che abbia. Questo può cambiare ogni volta. Credo che quando si fa musica al meglio, si debba semplicemente fare la propria cosa e lasciarsi andare”.
Nelle registrazioni passate e durante tutto il processo di scrittura e composizione dell’album ‘Return to Colours’, l’attenzione alla scelta degli ingredienti e della registrazione con Julian Joseph è stata alta. “Julian si è anche esibito nelle mie produzioni precedenti, perché è uno dei miei musicisti preferiti e un musicista, compositore, conduttore radiofonico, insegnante e pensatore molto celebrato in tutto il mondo. Ama la musica a così tanti livelli e come amici condividiamo questo profondo legame e rispetto per la musica”.
Nel libro ‘Music of Initiative’ scritto da lui stesso, Joseph condivide la sua intuizione sulla filosofia e la pratica del jazz e dell’esecuzione jazz. Audace, provocatorio, riflessivo e profondamente stimolante, Julian ha detto ad Adam F che attraverso il suo testo avrebbe voluto essere “sia specifico che aperto nei suoi scritti sul tipo di viaggio che ha intrapreso in cui il jazz – la sua musica, i suoi musicisti e la sua filosofia – gli ha aperto gli occhi, la mente e la spiritualità sulla musica e sulla vita”. “Questo è il tipo di processo che riconosco, che mi attrae verso il jazz e che aiuta a ispirare il mondo musicale che amo costruire e in cui prosperare. È un ingrediente importante e amo la sua presenza”.
Adam F ha collaborato anche con alcuni dei più grandi nomi dell’hip-hop e del reggae, gente come Wu Tang, Missy Elliot e LL Cool J. Sono tutte esperienze plasmano il proprio approccio alla produzione. “Quando lavori con i big è surreale. Ogni artista porta il suo sapore e la sua prospettiva, elementi unici, il che porta a una sfida, a migliorarsi. Gente come Redman, Guru (Jazzmatazz e Gangstar) e Beeni Man sono stati uno stimolo in studio e fuori. Il singolo numero uno di LL Cool J su Bilboard, ‘The Greatest Of All Time’, è stato la chiusura di un cerchio. Lavorare sull’album ‘The G.O.A.T’ è stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita, quando ero un giovane sperduto a New York. LL Cool J ha anche contribuito a plasmare la mia carriera di attore e ricevere i suoi consigli in anticipo su quello che avrei fatto ha contribuito a consolidare la mia carriera di attore in due film in cui ho recitato con Christopher Lee, Vinny Jones, Richard E Grant e Laura Fraser (che ha avuto un ruolo da protagonista in ‘Breaking Bad’)”.

Quelle esperienze hanno insegnato a un artista come Adam F l’importanza della versatilità e della collaborazione. “In alcune di queste tracce ho lavorato con la Royal Philharmonic Orchestra in un periodo in cui l’orchestrazione non era mai stata usata in questo modo che poi ha influenzato molti altri artisti sia nell’hip-hop che nel drum’n’bass. Anche Mark Ronson una volta ha commentato di essere stato influenzato da una mia produzione”.
Jungle, street music e club music fanno parte del tessuto della cultura britannica che si è diffuso a livello globale. “Il sound originale esiste e resiste ancora ed è il cuore pulsante della scena. Tuttavia, c’è un ramo di ciò che internamente etichettiamo come ‘c’ e che ha certamente contribuito a portare alta l’attenzione e ad ampliare la consapevolezza del genere a un mercato più ampio. È il pop and bass. Di conseguenza, la percezione è che il drum and bass non sia mai stato così ampio come lo è ora. La verità fondamentale del drum and bass non è mai cambiata. La cosa positiva è che invece di avere i palchi principali pieni di dj house, trance e altri che fingono di mixare con le mani in aria, abbiamo dj che suonano ancora drum and bass su vinile. È importante ricordare che vogliamo mantenere l’autenticità e il rispetto per il genere, poiché è l’unica cosa che lo manterrà integro e vivo. Questo principio si applica anche alla musica metal e al rap”.
Lavorando su una traccia come ‘Break It Off’ con Pink Pantheress, rivisitando ‘Circles’, il vecchio entra a pieno diritto nel nuovo. Nel mondo sonore delle nuove generazioni di ascoltatori. “Non è che gli anni ’90 siano tornati, c’è invece una vera fusione di influenze provenienti da ogni dove in questo momento. Ci sono sempre state sezioni della scena e diversi stili di jungle e drum and bass ma quello che si è delineato sembra molto più un melting pot. Hai nuovi produttori a fianco di vecchi produttori che suonano, si esibiscono insieme, lavorano insieme. È un bene per tutta la scena”.
Attualmente Adam F sta lavorando all’album ‘Return To Colours’ con la moglie e socia in affari Kirsty Hawkshaw (Opus III) per la loro 181 Recordings. Uscirà a febbraio. Seguirà ‘Colours Revisited’. “Siamo entrambi grandi fan delle colonne sonore, del jazz e della musica da libreria e abbiamo in programma di espanderci in questo ambito nel prossimo futuro. Ci saranno anche altre collaborazioni hip-hop in futuro, ma la cosa principale su cui ci stiamo concentrando è uno spettacolo che includerà una band dal vivo completa con me e Kirsty e conterrà il meglio di entrambi gli album. Il nostro piano è di fare un tour in diversi territori dalla fine del 2025 in poi”.
Molto drum’n’bass fonde perfettamente vari generi, creando suoni unici e duraturi. Perfetti per i produttori del domani. “Bisogna essere autentici, sinceri e non ascoltare o lasciarsi influenzare da ciò che accade intorno a sé. Qualsiasi aspirante artista dovrebbe essere onesto con se stesso e con chi ci si rivolge. Non bisogna essere soggetti a pregiudizi o influenze. Con la musica ci si… autodirige verso una posizione di controllo creativo, attraverso un processo decisionale e produttivo. Bisogna essere fedeli alla propria arte. Fidarsi del proprio istinto e non aver paura di ciò che pensano gli altri. L’arte e la creatività non dovrebbero essere fatte per un pubblico; al contrario, la forma d’arte, la creatività e la musica troveranno il loro pubblico. Per me personalmente questa è gratitudine al suo meglio”.
01.04.2024