Un connubio da sempre vincente, ora più che mai diffuso e popolare
Foto: Luigi and Iango
È la scena dance italiana ad essere diventata pop o è il contrario? È difficile capire se siano arrivate prima star come Elodie, Annalisa e Lazza a pubblicare brani vicini ai colori della dance o se siano stati produttori e dj a voler sconfinare nel pop, per allargare i loro orizzonti musicali in un periodo non così creativo. Anzi, è probabilmente inutile ragionare su chi abbia iniziato cosa. Il fatto è che la scena pop e la musica da club non sono mai state così vicine. O almeno, non succedeva da tempo, dai primissimi anni ’80.
Non parliamo solo del classico legame con il ritmo di tanti artisti campani come Pino Daniele e prima di Alan Sorrenti. I loro classici spesso vengono usati in versione editata da top dj come Louie Vega. In questo filone si può senz’altro inserire la bella edit di ‘A Me Me Piace ‘O Blues’ realizzata da Jo Crimaldi.
In questo periodo resta poi vivissimo anche il rapporto d’amore che Napoli & dintorni hanno da sempre anche techno e house. Non succede certo per caso che Joseph Capriati, Deborah De Luca e Marco Carola, artisti molto diversi tra loro, accomunati solo da elettronica e successo, siano tutti e tre nati e cresciuti in zona.
Solo oggi, invece, quando i dj internazionali vogliono fare un omaggio al nostro Paese, trovano edti e remix di canzoni italiane pronte all’uso. E’ il caso di Seth Troxler, che al Panorama Festival, la scorsa estate ha proposto una versione house di ‘Aspettando Il Sole’ di Neffa creata dal già citato Crimaldi.
E guarda caso proprio adesso, a fine 2024, i Pooh, eterni alfieri della melodia italiana, scelgono di uscire una nuova versione club di un capolavoro come ‘Amici Per Sempre’, originariamente pubblicata nel 1996. The Cube Guys, bergamaschi come Roby Facchinetti, dopo aver ‘remixato’ un brano degli Skiantos, danno vita ad un nuovo arrangiamento che lascia intatta la magia della melodia e del testo e dà spazio ad una linea di basso essenziale e coinvolgente. Non a caso la suona Saturnino, da sempre al servizio del groove, anche quando non suona con Lorenzo Jovanotti, ex dj.
A proposito di belle contaminazioni tra musica suonata ed elettronica, le performance del bassista marchigiano con Claudio Coccoluto, Megaherts come Ménage à trois, al Bolgia di Bergamo quasi vent’anni fa, sarebbero da inserire nella storia del clubbing italiano, se qualcuno avesse voglia di scriverla… (e qualcun altro di leggerla, invece di lamentarsi sui social dei naturali cambiamenti della scena).
Tornando al presente, Cesare Cremonini proprio adesso pubblica ufficialmente su Soundcloud e su Beatport (e mentre scriviamo, non su Spotify) due bei remix di ‘Ora Che Non Ho Più Te’, il primo singolo tratto ‘Alaska Baby’. Uno, ipnotico e dal finale lisergico, l’ha realizzato Dj Ralf, che non ha bisogno di presentazioni. L’altro, più veloce e pop, l’hanno curato due maestri del genere, Samuele Sartini e Nicola Zucchi .
In realtà anche l’originale del brano fa ballare. “L’avevo pensata come un brano tristissimo in stile anni ’80, simil alle ballad interpretate da Annie Lennox”, ha dichiarato l’artista a Radio Deejay. “Con Davide Petrella abbiamo perfezionato bridge e ritornello e ci sembrava funzionasse. Poi con Alessandro De Crescenzo ci siamo accorti che ci piaceva di più come un classico brano pop midtempo… ma quando è intervenuto Alessio Natalizia (Not Waving, produttore e musicista piemontese che vive da tempo a Londra e che collabora anche con Cosmo, NDR), il brano ha preso quel suono po’ malato da after”. Non è un caso che Cremonini si riavvicini ai club proprio adesso, considerando che il cantante bolognese è un noto amante dl clubbing e ha spesso frequentato il Cocoricò, il Pineta e le migliori piste di Ibiza. Il sound del presente è elettronico, il momento giusto per citare certe atmosfere è adesso.
Come abbiamo già raccontato qui, pure la sofisticata Malika Ayane ha collaborato con diversi dj per il suo EP ‘Sottosopra (on the dancefloor)’, mentre tra infiniti unofficial remix e mash up poco riusciti spicca una piacevole versione afrohouse de “Gli ostacoli del cuore” di Elisa realizzata da A-Clark & VINNY. La voce di Elisa si sente forte e chiara ed è una buona scusa per riascoltare un capolavoro sul dancefloor, o al discobar.
Stesso discorso per la bella edit di di ‘Fino All’Imbrunire’ dei Negramaro che Anyma ha proposto al Kappa Futur Festival nel luglio 2024. Anche nell’originale Giuliano Sangiorgi canta su un tappeto di synth perfetto per il finale di un film di fantascienza… E così con la cassa ed i visual giusti, non cantare mentre astronavi elettroniche decollano verso l’orizzonte diventa impossibile.
Gli esempi sarebbero innumerevoli, per cui chiudiamo qui, non senza aver citato il nuovo remix de ‘L’Anno Che Verrà’ di Dalla appena realizzato da PAS & House of Glass in stile ‘Sky And Sand’ di Paul e Fritz Kalkbrenner (fa parte di una serie di rework di successi italiani dell’immenso catalogo Sony Music Italy, nuove versioni curate da Max Moroldo di Do It Yourself). A gennaio uscirà il nuovo album del già citato Jovanotti e quasi certamente dei remix di qualche singolo saranno in arrivo, come da tradizione per il curioso artista toscano.
Ogni tendenza con il tempo si affievolisce e senz’altro dj e popstar torneranno a guardarsi da lontano. Nel frattempo, continuiamo a ballare italiano. Con musica di questo livello dà una certa soddisfazione.