Foto: Emilio Tini
È uscita venerdì 7 marzo la versione deluxe di ‘Urban Impressionism’, il quinto album in studio di Dardust, artista poliedrico che continua a ridefinire i confini tra classico ed elettronica. Considerato uno dei nomi più visionari della scena musicale contemporanea, Dardust fonde pianoforte, architettura brutalista e suggestioni pittoriche in un progetto che già dal titolo evoca un dialogo tra arte e metropoli.
L’album, pubblicato l’8 novembre 2024 da Artist First e Sony Masterworks, si amplia ora con sei nuovi brani: quattro inediti, tra cui spicca ‘Hazey Romance’ come focus track, e due anticipazioni già acclamate come ‘Pavane Floue’ e ‘New York 17.3.24’ feat. Ze in the Clouds. Dopo aver esplorato l’asse Berlino-Reykjavík-Londra nei precedenti lavori ‘7’, ‘Birth’ e ‘S.A.D Storm and Drugs’, e aver toccato il Giappone in ‘Duality’, ‘Urban Impressionism’ nasce tra Parigi e New York, catturando l’essenza delle periferie urbane attraverso registrazioni ambientali e composizioni che rifiutano ogni orpello.
Le geometrie del brutalismo si traducono in strutture musicali essenziali, mentre l’impressionismo ispira pennellate melodiche rapide e istintive. Un equilibrio che Dardust definisce “una mappa sonora delle emozioni nascoste nelle città”. Non è solo musica: il progetto si espande in live immersivi in location iconiche. Il 12 marzo, Dardust porterà il suo audio visual show alla Sala I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, nel cuore industriale del Pirelli HangarBicocca a Milano, mentre il 14 marzo sarà all’Auditorium della Nuvola di Roma, con proiezioni curate da Franz Rosati. Intanto, online è già disponibile un’anteprima del live registrato al Palazzo del Ghiaccio di Milano, dove architetture decadenti incontrano sonorità futuristiche. Dal 18 marzo, il tour europeo toccherà Barcellona, Madrid, Lisbona, Parigi, Bruxelles, Amburgo, Berlino, Praga, Utrecht e Londra, promettendo un’esperienza multisensoriale tra musica e visual art. Biglietti disponibili su https://linktr.ee/urbanimpressionism.
“Voglio che il pubblico senta il peso del cemento e la leggerezza di un tramonto urbano”, racconta Dardust attraverso una nota stampa. L’artista nel disco ha sperimentato anche field recording nelle zone periferiche, trasformando rumori di fabbriche e vibrazioni di metropolitane in texture sonore. Un approccio che lo avvicina a autori come Brian Eno o Nils Frahm, ma con un’identità unica, sospesa tra ricerca accademica e contaminazione pop. Con ‘Urban Impressionism’, Dardust non solo conferma il suo status di innovatore, ma sfida il pubblico a guardare (e ascoltare) le città con occhi nuovi.
11.03.2025