Giovanni Crimaldi, in arte Jo, respira musica da quando è nato. Figlio di un dj radiofonico e di una speaker, è cresciuto tra mixer e vinili nella pittoresca Mazara del Vallo, perla siciliana affacciata sul Mediterraneo. Questa immersione precoce nel mondo dei suoni non è stata una semplice coincidenza, ma il seme di una passione destinata a sbocciare in una carriera brillante. “La musica in famiglia non era solo una colonna sonora, ma un vero e proprio stile di vita”, racconta Jo ripercorrendo i suoi primi ricordi. Quella che inizialmente sembrava solo un innocente passatempo si è rapidamente trasformata in una vocazione autentica, un linguaggio attraverso cui esprimere la propria identità.
Con il passare degli anni e l’accumularsi di esperienze, l’artista siciliano ha affinato il suo stile, trovando nella house e nella tech-house i generi più affini alla sua sensibilità. “Sono generi che connettono le persone sulla pista da ballo”, spiega il producer, “creando un’esperienza condivisa ed emotivamente intensa”.
La sua musica oggi viaggia su binari paralleli: da un lato i remix e gli edit non ufficiali, esperimenti sonori condivisi su piattaforme come SoundCloud, Bandcamp e YouTube; dall’altro le produzioni originali, disponibili sui principali servizi di streaming come Spotify, Traxsource e Beatport.
Ma cosa rende Jo Crimaldi diverso dai tanti producer che affollano la scena elettronica? Sicuramente il suo approccio istintivo, lontano da formule preconfezionate e schemi rigidi.
“Nel mio workflow non seguo una tecnica precisa o una formula ripetitiva”, ammette, “vado molto d’istinto, mi affido alle sensazioni del momento”. Ogni traccia è un viaggio imprevedibile: alcune nascono in una notte di ispirazione, altre richiedono settimane di perfezionamento. La chiave del suo metodo creativo sta nell’ascolto costante e nell’apertura mentale: “L’unico modo per crescere davvero come artista è ascoltare tantissima musica, ogni giorno, con attenzione e senza pregiudizi“. Un altro elemento fondamentale del suo processo è la capacità di proiettare le proprie creazioni in contesti diversi, immaginando come potrebbero suonare in un club all’aperto al tramonto o in un ambiente underground.
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“È come proiettare la musica nel futuro”, racconta, “immaginando come potrà essere vissuta dalle persone”. Sebbene Jo non identifichi un singolo momento di svolta nella sua carriera, c’è un episodio che ha sicuramente accelerato la sua ascesa: il remix di ‘Yes I Know My Way’ di Pino Daniele.
Questa reinterpretazione, nata dal rispetto per uno dei grandi della musica italiana, ha rapidamente conquistato il web raggiungendo quasi un milione di visualizzazioni su YouTube. Ancora più sorprendente è stato scoprire che dj di fama internazionale come Seth Troxler e Blackchild hanno iniziato a includere il brano nei loro set, portando il nome di Jo Crimaldi oltre i confini nazionali.
Il futuro si preannuncia ricco di nuove sfide e opportunità per l’artista siciliano, che ha in serbo numerose produzioni pronte per essere pubblicate. “Non inseguo numeri o mode”, afferma con convinzione, “il mio obiettivo è costruire qualcosa di duraturo, autentico, che possa lasciare il segno”. Una filosofia che sembra funzionare, in un’industria spesso guidata da tendenze effimere e successi passeggeri.
La storia di Jo Crimaldi è la testimonianza di come la passione, unita al talento e alla dedizione, possa trasformare un sogno in realtà, portando i suoni della Sicilia nei club di tutto il mondo.
28.05.2025