Foto: Instagram @gioliandassia
Da anni ormai protagoniste dei palchi più importanti del mondo come quello del Brooklyin Mirage, o dell’EXIT Festival (tanto per citarne alcuni), Giolì & Assia da alcuni mesi sono ora impegnate con il loro tour mondiale, ‘Resurrection’. Si tratta di un vero e proprio live show in cui le due artiste si esibiscono cantando e suonando diversi strumenti, un modo che, come ci hanno spiegato, permette loro di connettersi maggiormente con il proprio pubblico. Domani sera ci sarà finalmente al Fabrique di Milano la loro data italiana (in attesa di quella di Palermo prevista per il 22 dicembre), e, per l’occasione, le abbiamo raggiunte per fare loro qualche domanda riguardo le emozioni provate durante questo immenso traguardo che è il world tour.
Da diversi mesi state viaggiando molto con il vostro tour mondiale “Resurrection”. Come ci si sente a girare il mondo grazie alla vostra musica? Vi capita mai di sentire nostalgia di casa?
Siamo molto grate di vedere il nostro progetto prendere vita in così tante città in giro per il mondo, con molti show sold out da New York, San Diego, Seattle, Toronto, Praga a Berlino e così per tutti gli Stati Uniti, Canada ed Europa, per un totale di più di 20 date! Tutto ciò non è scontato e pensare che tutte quelle persone sono lì per te e comprano i biglietti per il tuo show in ogni parte del mondo è sicuramente qualcosa di unico, che non ti aspetti e ti da moltissima carica! Quest’ultimo anno è stato veramente ricco di emozioni e non ci siamo fermate un’attimo soprattutto dopo il lancio del live ad aprile e tutti gli show estivi. L’idea dei due EP, Resurrection Act I e Act II, è strettamente legata alla visione che avevamo del tour quindi non possiamo che esserne felici e orgogliose. ogni tanto si, sentiamo un po’ di nostalgia di casa e infatti appena possiamo ci indirizziamo verso il primo ristorante italiano aperto, da bravi italiani!
Qual è il ricordo a cui siete più legate che riguarda ‘Resurrection’? E qual è il momento più divertente che avere vissuto durante questo tour?
Sicuramente la parte creativa, tutta la parte di produzione nel nostro studio, le notti a scrivere, ma soprattutto il momento in cui abbiamo deciso di nuovo di prendere il controllo della nostra musica, come etichetta indipendente.
Momenti divertenti tantissimi, i tour sono sempre imprevedibili, non si sa mai cosa può succedere e devi essere pronto a tutto “on the road”! Sicuramente tra i momenti più divertenti, c’è il nostro show di Toronto, dove per colpa della dogana siamo arrivati con un’ora di ritardo all’apertura delle porte e abbiamo dovuto montare tutto quanto lo show in un’ora (solitamente ne richiede 6) quindi correvamo tutti, tra stress e risate, per portare a termine lo show!
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Finalmente giovedì suonerete al Fabrique di Milano. ‘Resurrection’ è un tour in cui vi esibite in un vero e proprio live, con voci e strumenti. Secondo voi, è questo il modo migliore per comunicare la vostra musica?
Decisamente, è forse quello che ci piace di più, che ci fa sentire più connessi con il nostro pubblico ma anche quello che più ci appaga e ci stimola a dare sempre il meglio!
Noi facciamo dance elettronica quindi portare così tanti strumenti in una serata dance è qualcosa che alla gente piace vedere e non molto usuale!
Stare dietro la console ci piace anche moltissimo, i nostri hybrid show sono un misto tra dj set e strumenti però sei sempre limitato, così invece possiamo prenderci tutto il palco!
I biglietti per la data di domani al Fabrique di Milano sono disponibili a questo link.
27.11.2024